Fiore di Tiare’: impariamo da esso

 

Fiore di tiaré

Un po’ di tempo fa, durante le mie esperienze in Francia ,una persona a me molto cara, mi parlo’  tramite le sue storie di questo fiore,il quale mi ha colpito profondamente l’importanza e il rispetto, che c’è da parte della  popolazione locale (in questo caso la Polinesia francese) nei confronti di questo pianta.  È un simbolo profondamente radicato nella loro cultura, nelle tradizioni e nella vita quotidiana.

Il fiore di Tiaré è straordinario conosciuto soprattutto per la sua macerazione nell’olio di cocco per dar vita al Monoi, cosmetico utile per la pelle e capelli usato da secoli dalle donne  polinesiane, adesso conosciuto in tutto il mondo ed esistono tanti prodotti fasulli, il vero monoi è per pochi . Secondo le donne dell’isola questo fiore è simbolo di purezza e virtuosità. Il termine  “Monoi” deriva dal tahitiano  “mono’i” con il significato di olio sacro .

 

Il Monoi aveva  un importante ruolo nella vita degli indigeni polinesiani, letteralmente dalla loro nascita alla loro morte: con esso veniva infatti cosparso il corpo dei nuovi nati, in modo da mantenere la pelle idratata durante la stagione calda e di impedire che si raffreddasse durante la stagione fredda, e sempre con esso viene ancora oggi  profumato il corpo dei morti per facilitare il passaggio nell’Aldilà.

 La pianta di Tiaré ha bisogno  un po’ di tempo e cure per crescere e arrivare a produrre i fiori ,dipende molto da un clima che deve essere caldo e umido e un buon attecchimento delle radici in un terreno ricco di sostanza organica questo processo puo’ richiedere 2-3 anni dalla semina alle prime vere raccolte. La coltivazione di questa avviene quasi prettamente in zone tropicali , al di fuori è complicato; poiché questa varietà di gardenia  è molto sensibile al freddo  inoltre, teme terreni secchi e calcarei, mentre predilige suoli leggermente acidi e ricchi di humus: sono particolarmente favorevoli al suo sviluppo i fertili terreni vulcanici delle isole Polinesiane, nell’oceano Pacifico meridionale, dove la Gardenia tahitensis è autoctona ed è considerata il fiore nazionale, emblema dell’isola di Tahiti e di tutta la Polinesia francese.Essi sbocciano la sera,nei periodi caldi  e soprattutto nelle ore notturne emanano una fragranza esotica, gradevole con sentori di vaniglia e gelsomino, che pervade i luoghi circostanti. Le foglie vengono utilizzate dagli abitanti locali per curare convulsioni, ustioni e vari traumi. Produce piccoli fiori bianchi che in genere hanno da 5 a 8 petali. 

Curiosità

“…Nella cultura e nell’arte: Il fiore di tiare’  ha ispirato anche artisti  molto famosi, come il francese Paul Gauguin, che lo ha immortalato nel suo celebre dipinto “Vahine no te Tiarè” (“Donna con fiore di Tiaré”) è un’opera iconica che riflette il suo periodo polinesiano. Al centro della composizione, un fiore di Tiaré spicca tra i suoi capelli scuri, simbolo di purezza e identità polinesiana. Questo dettaglio non è solo decorativo, ma è un elemento chiave che dà il titolo all’opera e lega la figura alla sua cultura.Realizzato nel 1891, è considerato il primo ritratto tahitiano dell’artista e si trova oggi presso la Ny Carlsberg Glyptotek a Copenaghen…”

Secondo le tradizioni locali, ancora oggi è usanza delle donne Tahitiane, chiamate Vahine,di formare ghirlande che donano ai visitatori come omaggio in segno di benvenuto. Ma vengono indossati spesso anche  dai cittadini locali, per trasmettere pace e gioia di vivere e di conseguenza condividendo vibes positive agli altri.

Conoscendo meglio questa pianta ho creato quest’opera per rendere omaggio a questo popolo straordinario che ha cura del proprio territorio e vive in equilibrio con esso,avendo pazienza e rispettando i tempi che la natura ha, per offrire doni e risorse.

Condividere idee e spunti da persone che possono dare l’esempio e dimostrare  che una simbiosi tra uomo e natura  é possibile, é fondamentale per migliorare i nostri stili di vita, ridare importanza alle nostre scelte in cucina e anche al di fuori di esso.


Grazie per la lettura 

Marco

Il mondo di Cucina ed equilibrio! Les fleurs des tiare' : vaniglia caramello e melissa